Zandonà protagonista a Montecchio: primo nel giovanile e secondo al top 1-800

Mattia Zandona - StarTT

Mattia Zandonà all’open di Montecchio

Mattia Zandonà è stato l’autentico protagonista dell’Open interregionale svoltosi a Montecchio Maggiore, con il successo nel singolare allievi/Juniores e l’eccezionale secondo posto nel singolare top rank 1-800. Partito con il freno a mano tirato nel girone di qualificazione giovanile: battuto di misura (14-12 al quinto) dal trentino Michelon, si è rifatto con la vittoria su Marampon (3-1), qualificandosi al tabellone principale per secondo. In semifinale ha avuto la meglio contro il vicentino Tihenchi, al quale non ha concesso nemmeno un set, approdando alla finale dove ha ritrovato lo stesso Michelon che in precedenza lo aveva superato nel girone. Qui tutta un’altra cosa, il nostro portacolori ha giocato molto più concentrato e desideroso di rivincita, costringendolo alla resa per 3-1: vinto il primo set ha allentato un attimo la presa nel secondo, favorendo il ritorno del suo avversario, ma nei successivi parziali non c’è stata più storia (terminati a 3 e a 5 in suo favore).

Irto di ostacoli il percorso nel singolare top rank 1-800, tanto che Zandonà non rientrava nemmeno tra le teste di serie del torneo. Infatti è partito come numero tre del girone eliminatorio che comprendeva De Vito (uno), Frediani (due) e Tihenchi ancora. Niente da fare nel primo match contro De Vito (finito 3-0), dove oppone resistenza solo nel secondo set; si rifà prontamente nel successivo incontro, dove a farne la spese è nuovamente il vicentino Tihenchi (3-1). Si arriva così allo scontro decisivo, dentro o fuori, contro il friulano Frediani (contro il quale aveva già perso in campionato due volte su due). Qui la prima meraviglia di Zandonà che dopo l’indeciso avvio, pone le giuste contromisure al malefico puntino corto, andando a vincere in rimonta per 3-2, estromettendo dal torneo il favorito avversario. Passato per secondo il girone, si sa, ogni avversario è più forte (sulla carta) e il sorteggio gli vede assegnare il triestino Stibiel. Parte bene Mattia che fa suo il primo set, poi Stibiel prende il sopravvento negli altri due parziali ribaltando il risultato, ma non basta perché l’alfiere dello Star sale letteralmente in cattedra nei restanti due game, aggiudicandoseli entrambi addirittura a quattro. La semifinale lo vedrà opposto il mestrino Peluso, testa di serie numero uno del torneo. Perde malamente il primo set, nel secondo gioca molto meglio, ma spreca un set ball, concedendo il bis al bravo veneziano. Nel terzo set parte decisamente meglio del suo avversario, si porta sul 5-1 in suo favore quando Peluso accusa un malore al ginocchio destro. Il mestrino decide ugualmente di andare avanti e perde il set, allorché chiede ed ottiene un break di dieci minuti. Ritorna in campo con una vistosa ginocchiera, ma ugualmente non riesce ad esprimersi al meglio e concede il pareggio a Zandonà. Nel quinto e decisivo set Peluso si gioca il tutto per tutto, nonostante le precarie condizioni e difatti appare deciso a vendere cara la pelle (rischiando forse troppo nel pregiudicare il proseguo della stagione), ma Mattia è bravo a fronteggiarlo, giocando con razionalità e sfruttando tutte le opportunità che alla fine lo porteranno a trionfare ai vantaggi (13-11), spalancandogli le porte della finalissima. Ultimo atto nel quale si ritroverà De Vito, contro il quale aveva già perso nel girone. Stavolta parte molto meglio Zandonà che si aggiudica i primi due parziali ai vantaggi (12-10 e 14-12), giocando alla grande. Poi un deciso calo consente al trevigiano di riportarsi in partita, sul due pari. Nel quinto set Zandonà spende le ultime forze rimastegli, fino a portarsi sul 8-5. Poi è bravo e anche un tantino fortunato De Vito che arriva all’otto pari con l’ausilio della retina, ma alla fine è artefice pure di alcune giocate spettacolari, mentre il nostro portacolori non ha più “birra” in corpo, lasciandogli via libera.

Dei nostri erano in gara anche Roberto De Battisti, all’esordio con il puntino lungo e Dario Dimaggio. Per entrambi la gara si è conclusa nei gironi eliminatori: De Battisti, ancora piuttosto impacciato con la nuova gommatura, ha dovuto alzare bandiera bianca contro Castelvetro, Peluso e Omicciuolo; Dimaggio ha combattuto strenuamente contro Meneguzzo e Stibiel, arrendendosi in entrambi i casi al quinto, mentre più marcata è stata la resa con Benvegnù.

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