Conclude la propria stagione ufficiale, con un bel terzo posto, Alberto Campaci che al torneo di Montecchio sale meritatamente sul terzo gradino del podio nel singolare di quinta categoria. Un bel risultato che forse gli va anche stretto, considerato che in semifinale si è arreso solo dopo una aspra battaglia con colui che poi ha trionfato, lo scledense Maccà. Partito testa di serie numero nove del torneo, ha passato come primo il girone eliminatorio, soffrendo più del dovuto con Chiaradia (3-2) e imponendosi più facilmente con David (3-1) e Zorzi (3-1). Guadagnato il tabellone di merito ha goduto del pass al primo turno per poi incontrare il mortisano Ziliotto, sempre battuto nel corso della stagione, ripetendosi anche stavolta seppur con maggior difficoltà: sono occorsi cinque interminabili set aver ragione dell’ostico avversario. Di seguito al nostro portacolori tocca il sempreverde Dalla Fina che nel frattempo aveva occupato la posizione del numero uno, avendo estromesso Bortolanza che a sua volta aveva tolto lo scettro a Ceroni. Qui Campaci si esprime al meglio, senza concedere set all’avversario di turno, guadagnando così la semifinale contro Maccà. Le difficoltà ad osteggiare le “gommacce” sono note per il nostro alfiere ed infatti il primo set fila via liscio in favore dello scledense (11-3). Poi Campaci prova a mettere in atto le giuste strategie e così riesce ad aggiudicarsi il secondo parziale, ma nel terzo ripiomba nella ragnatela avversaria, tornando sotto. Nel quarto riadatta le contromisure vincendo di misura, arrivando a giocarsi tutte le chance al quinto e decisivo set. Ultimo set nel quale il bravo Maccà sfrutta al massimo la propria tecnica (anche il puntino è prerogativa di una tecnica di gioco ed ogni giocatore deve imparare a confrontarsi) che lo porta alla vittoria. Per Campaci il rammarico di non aver raggiunto la finale, ma la consapevolezza che d’ora in avanti anche questo genere di avversari non è più un tabù e il terzo posto conquistato non è poi così male.
Sempre nel quinta categoria era in gara anche Angelo Dimaggio che è stato costretto ad alzare bandiera bianca nel girone: unico successo quello su Ragusa (3-1), poi le sconfitte contro Maccà (3-1) e Anderson (3-0).
Nel singolare assoluto, gara che metteva in palio il titolo regionale, si sono confrontati altri due nostri portacolori: Dario Dimaggio e Mattia Zandonà. Per il primo poca fortuna, arresosi nel girone eliminatorio dopo le sconfitte contro Meneguzzo (3-1) e il francese Barthomeuf (3-1) e l’unico ininfluente successo su Giannuzzi (3-2). Meglio è andata a Zandonà che è riuscito nell’intento di aggiudicarsi il primo posto del girone eliminatorio, prendendosi addirittura una bella rivincita sul favorito De Vito che la settimana scorsa lo aveva battuto di misura in finale. Stavolta il nostro atleta non ha concesso tregua al trevigiano, giocando veramente bene per qualità di gioco, concentrazione e determinazione. Tutto ciò non poteva che tradursi in un rotondo successo per 3-0 e la vendetta si è consumata. Facili i successi negli altri due match del girone, dove nulla hanno potuto Ragusa e Dal Ferro, entrambi superati senza concedere alcun set. Acquisito il diritto nel tabellone di merito, ha goduto del pass al primo turno, per poi sfidare De Guidi. Una partita veramente strana, dove Zandonà appariva per lunghi frangenti anche superiore, ma la solidità e la maggior esperienza del veronese hanno fatto la differenza. É finita 3-1 e con tanto rammarico, ma la qualità del gioco espresso ed i notevoli progressi acquisiti fanno ben sperare per l’appuntamento clou dei campionati italiani, in programma tra pochi giorni a Terni.