Dopo la pausa estiva riprende l’attività del tennistavolo e il nostro sodalizio ha l’onore di fare da apripista in Veneto, ospitando l’Open interregionale che avrà luogo sabato 7 e domenica 8 settembre, nella splendida cornice del Paleste di Via Baden Powell. Le gare si articoleranno tra sabato e domenica, con i seguenti orari : sabato alle ore 9 doppio 5^/6^ categoria, alle 10,30 prenderà il via il singolare 6^ categoria, alle 15 il singolare 5^ categoria; domenica alle ore 9 si inizierà con il doppio Assoluto, a seguire alle 10,30 il singolare 4^ categoria, per concludere alle 13 con il singolare Assoluto.
Il neo-doctor Roby
Dal Moro-Barbetta: coppia imbattibile. Oro a Brescia nel doppio, un secondo e un terzo posto anche nel singolare
Conclusa la stagione con un altra medaglia d’oro, un argento ed un bronzo all’open di Mazzano (nel bresciano). Per Marco Dal Moro e Alex Barbetta si tratta di una stagione da incorniciare, dopo il tricolore conquistato nel doppio sesta categoria ai campionati italiani di Riccione, i due si sono ripetuti all’Open lombardo, vincendo anche quest’ultima gara e sancendo, di fatto, un altro record: risultando la coppia imbattuta della stagione 2018/19. Una gara vinta senza tanti affanni, tant’è che solo in una circostanza hanno concesso un set (nei quarti di finale), il resto tutte vittorie per tre a zero. In finale si sono sbarazzati agevolmente dei lombardi Bolpagni/Ferrari (11-8/11-5/11-5), dopo che in semifinale a farne le spese era stata la giovane coppia di Lecco Sala/Sala (11-4/11-9/11-5).
Brillante cavalcata dei nostri due portacolori anche nel singolare, tanto da salire entrambi sul podio: argento per Dal Moro e medaglia di bronzo per Barbetta. Percorso ineccepibile per tutti e due nei gironi eliminatori e nel tabellone di merito, fino a quando si sono dovuti scontrare, uno contro l’altro, in semifinale. Dal Moro vi è arrivato senza tanti patemi, tutte vittorie tre a zero, fino ai quarti, dove ha concesso il primo parziale a Famà. Al contrario Barbetta ha dovuto fare gli straordinari per arrivarci, basti pensare che già ai sedicesimi ha superato al fotofinish (12-10 al quinto) uno dei protagonisti degli italiani, Mattia Sala (quinto a Riccione); drammatico il match degli ottavi di finale contro Quijada, dove era addirittura sotto due a zero e nel terzo a rischio abbandono per crampi, poi stoico il recupero fino al successo. Altra battaglia ai quarti, stavolta contro il toscano Ciardella, qui il successo è per tre a uno, ma con tutti parziali finiti al fotofinish. E veniamo alla semifinale fratricida, con Alex e Marco a contendersi l’accesso alla finale. Sarà un match a senso unico, dove l’equilibrio è regnato solo nel primo parziale, vinto ai vantaggi da Marco (12-10). Poi è sempre lui a far valere la miglior condizione fisica, aggiudicandosi i due set a seguire con relativa facilità. In finale, ad attenderlo, il giovane arrembante Pagano, un 2005 tutto pepe che fa valere la freschezza dei suoi quattordici anni per prevalere alla distanza. Cinque set tirati, con Marco anche avanti due set a uno, poi la minor lucidità nel finale l’ha costretto ad alzare bandiera bianca, seppure tecnicamente e per la pesantezza dei colpi fosse apparso decisamente superiore.
Hanno preso parte all’Open di Mazzano anche Leonardo Bissaro, Emanuele Buson, Fabio Marchetti, Giulia Marchetto, Giorgio Spina e Dylan Temporin, con risultati meno altisonanti dei due sopra menzionati, ma comunque artefici di prestazioni dignitose.
Marco Dal Moro bronzo nel singolare ai tricolori
Marco Dal Moro, non contento del tricolore conquistato nel doppio sesta categoria, in tandem con il compagno di squadra Alex Barbetta, si è preso pure il lusso di salire una seconda volta sul podio, stavolta nel singolare, dove ha conquistato una straordinaria medaglia bronzo. Un terzo posto che, nonostante tutto, gli va anche un po’ stretto, avendo ceduto in semifinale solamente al termine del quinto e decisivo set nei confronti del toscano Falchi che poi si è aggiudicato il titolo.
Ottima anche la performance di Giulia Marchetto che si è distinta sia nel singolare di quinta categoria, ma ancor più nel singolare quarta categoria. Per lei, alla prima esperienza tricolore assoluta, essere non solo entrata nel tabellone di merito, ma aver pure superato diversi turni, è motivo di grande soddisfazione, a testimonianza del grande salto di qualità compiuto in questo ultimo periodo.
Oltre ai tre citati atleti, la pattuglia dei nostri portacolori ai campionati italiani di Riccione era ben nutrita e per tutti ci sono stati risultati lusinghieri, parliamo di: Leonardo Bissaro, Emanuele Buson, Fabio Marchetti, Arianna Spoladore e Dylan Temporin.